venerdì 22 ottobre 2010

INES E ANGELO


in occasione della ricorrenza del 50° anniversario del matrimonio, angelo ha ricevuto questo simpatico componimento da un amico:


iddu, quannu la vitti la prima volta
ristau fulminatu: Signuruzzu, e’  un Angiulu!
Doppu, un pinzeru: Iù sugnu Angelo e idda e’ un Angelo.
Si ponno uniri dui Angiuli?
Idda, puru fulminata, occhi di fuoco, gli gridò:
ma quali Angiulu, iness sugnu!
e iddu, rusbigghiatusi, curriu ittannusi tra li so vrazza.
e chianceru, in mezzo a li stiddi.

                                               Salvatore b.

dopo cinquanta anni sono ancora abbracciati,
nell’allegro frastuono di nipoti, figli, amici.

firenze, 20 ottobre 2010

traduzione per i continentali.

Quello[1] quando la vide per la prima volta,
restò fulminato[2]: Signore[3] è un angelo.
Si possono unire due angeli[4]?
Lei, pure fulminata dal fulmine dell’amore, con occhi brillanti gli gridò:
ma quale Angelo, sono Ines!
e lui, svegliandosi, orse a buttarsi tra le sue braccia.
e furono rapiti in un’estasi  senza fine nel firmamento.

Chiaro. conciso. quest’amico ha colto in poche parole l’essenza di una vita, essenza della quale oggi si è perso quasi il sapore!

Il musicante…mancato.


[1] Angelo
[2] Come colpito da un fulmine
[3] Letteralmente piccolo Signore, però solitamente usato quasi affettuosamente per indicare Gesù.
[4] Si possono sposare?

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