in occasione della ricorrenza del 50° anniversario del matrimonio, angelo ha ricevuto questo simpatico componimento da un amico:
iddu, quannu la vitti la prima volta
ristau fulminatu: Signuruzzu, e’ un Angiulu!
Doppu, un pinzeru: Iù sugnu Angelo e idda e’ un Angelo.
Si ponno uniri dui Angiuli?
Idda, puru fulminata, occhi di fuoco, gli gridò:
ma quali Angiulu, iness sugnu!
e iddu, rusbigghiatusi, curriu ittannusi tra li so vrazza.
e chianceru, in mezzo a li stiddi.
Salvatore b.
dopo cinquanta anni sono ancora abbracciati,
nell’allegro frastuono di nipoti, figli, amici.
firenze, 20 ottobre 2010
traduzione per i continentali.
Quello[1] quando la vide per la prima volta,
Si possono unire due angeli[4]?
Lei, pure fulminata dal fulmine dell’amore, con occhi brillanti gli gridò:
ma quale Angelo, sono Ines!
e lui, svegliandosi, orse a buttarsi tra le sue braccia.
e furono rapiti in un’estasi senza fine nel firmamento.
Chiaro. conciso. quest’amico ha colto in poche parole l’essenza di una vita, essenza della quale oggi si è perso quasi il sapore!
Il musicante…mancato.
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